> ESSERE IN QUALITA'
Si parla tanto, oggi, di qualità, ma sappiamo cosa effettivamente vuole dire? L'unificazione del Mercato Europeo ha comportato uno sconvolgimento generale delle regole dei mercato stesso: non più isole protette entro le quali le economie nazionali avevano proprie regole particolari; non più sistemi che non accettavano la libera concorrenza; non più criteri diversi per fare le stesse cose.
Come ovvio vi sono settori che hanno di più risentito tale sconvolgimento nell'approccio sistematico al problema, altri che per caratteristiche proprie possono, in quanto attività artigianali, non risentirne più di tanto, altri che hanno dovuto immediatamente adeguarsi per poter sopravvivere. Comunque si voglia approcciare il problema il cittadino, l'imprenditore, il consumatore devono ormai confrontarsi con il concetto di "QUALITA".
Cerchiamo allora di fare un po' di chiarezza.
Esistono delle norme che fissano parametri di riferimento cui tutti debbono adeguarsi: organismi di normazione a livello nazionale ed internazionale emettono le norme stabilendo criteri uguali per tutti. Questi organismi si chiamano: ISO (International Standard Organization); CEN (Comitato Europeo di Normazione); UNI (Ente di Unificazione Italiano).
Le norme di riferimento prendono, in Italia, la denominazione UNI EN ISO seguite da un numero che identifica il campo di attività cui fanno riferimento (le più comuni e note sono le 9000). Esistono norme che costituiscono riferimento per la certificazione del prodotto e altre per la certificazione dei processi produttivi o dei sistemi aziendali.
In questo contesto, oggi tantissime sono le Aziende che avendo recepito i concetti del lavorare in qualità hanno certificato loro prodotti apponendovi il marchio di conformità ed i loro sistemi aziendali ottenendo la certificazione ISO 9000. Ne consegue che per un imprenditore, che decide di intraprendere la strada della certificazione, molti dubbi sorgono sulla reale efficacia della introduzione di norme comportamentali che sicuramente vanno ad impattare sulla quotidianità del suo lavoro, ma ci pare qui importante definire e sollevare alcuni interrogativi:
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non è forse fine ultimo di tutti di migliorarsi?
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non è forse desiderio di tutti chiarire all'interno di ogni struttura operativa i compiti e le responsabilità di ogni collaboratore?
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non è forse più facile avere una memoria storica in qualche modo ordinata al fine di una più facile reperibilità dei documenti che necessitano?
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non è forse più opportuno per ogni azienda poter comunque proporre indipendentemente dall'operatore prodotti della stessa qualità?
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non è forse interessante cercare di eliminare errori di produzione al fine di eliminare reclami da parte della clientela?
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non è forse importante cercare di diminuire i costi della produzione e/o del sistema azienda effettuando una valutazione critica dei metodi operativi adottati?
Se a queste domande si danno risposte affermative, allora il desiderio di introdurre un sistema di qualità può essere valutato.
> CERTIFICAZIONE E QUALITA'
Sempre più spesso si sente parlare di qualità. Tutti ne parlano: imprenditori, manager, politici e giornalisti e sempre più frequentemente la parola qualità è strumentalizzata nella pubblicità in maniera molte volte scorretta od impropria, ottenendo il risultato di generare una grande confusione.
E’ pertanto fondamentale entrare correttamente nel mondo della Qualità considerando in modo chiaro e semplice i concetti di base
La certificazione può essere obbligatoria (certificazione di conformità o marcatura CE) per prodotti oggetto di direttive comunitarie, o facoltativa per tutti gli altri prodotti e per il Sistema Qualità.
Le norme che regolano la certificazione sono di due tipi principali.
Norme di prodotto: sono relative alle proprietà fisiche, dimensionali, chimiche o alle modalità per verificare che il prodotto garantisca determinate prestazioni (devono essere immessi sul mercato solo prodotti sicuri ed è vigente una legge sulla responsabilità per danni causati da prodotto difettoso).
Norme di sistema qualità: sono le norme della serie ISO 9000 che descrivono il modo in cui si svolgono le diverse attività aziendali per garantire che tutti i prodotti che escono dall'Azienda presentino il medesimo livello qualitativo. Trattasi di norme che hanno per oggetto argomenti completamente diversi e non sono alternative ma sono del tutto complementari.
Può quindi porsi il problema: certificazione di prodotto o di sistema qualità?
La certificazione di prodotto riguarda l'evidenza oggettiva che le caratteristiche e proprietà siano conformi a delle normative tecniche di prodotto. Se le normative sono cogenti la certificazione è obbligatoria. Se non sono cogenti la certificazione è volontaria.
La certificazione di sistema qualità riguarda invece l'intera organizzazione ed i processi, ossia l'insieme delle attività svolte dall'Azienda. Si tratta sempre di certificazione volontaria. I vantaggi che derivano da tale certificazione possono essere così riassunti: nazionalizzazione dei processi, riduzione di costi ed inefficienza, attribuzione chiara di ruoli e competenze e responsabilità all'interno dell'Azienda.
I vantaggi della certificazione sono anche legati al ritorno in immagine che questa può portare.
La certificazione del sistema qualità costituisce infatti la credenziale di base per essere iscritti nel registro delle imprese qualificate dai clienti.
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